L'ARCHITETTURA VIAGGIA IN RETE: La passione di raccontare e far conoscere l'ambiente costruito

Come emerso da recenti indagini sembra che l'avvento dei social network non abbia sminuito la volonta' di tanti architetti - e non - di raccontare attraverso un "diario on line" la passione per l'ambiente costruito e le emozioni che da esso si propagano.
Sia in Italia, ma sopratutto all'estero, i siti e i blog di architettura sono molto numerosi e ognuno sembra condividere l'amore per l'architettura in maniera diversa, mettendo in luce aspetti sempre nuovi ed interessanti.

Affidare ad una pagina internet le proprie considerazioni su come il sentire e il fare architettura contemporanea vengano interpretati e tradotti non solo dai grandi architetti ma anche dalla gente comune, che ha un suo personalissimo modo di leggere la realta' costruita, significa creare una rete virtuale di emozioni e sensazioni a cui tutti possiamo accedere, senza dover necessariamente avere conoscenze specifiche, ma soltanto e solo per lasciarsi andare ad un "che bello!".
Le Corbusier diceva che l'architettura e' per emozionare; far conoscere questa realta' che quotidianamente ci circonda, ci avvolge, ci prende tra le sue braccia e di cui a volte non conosciamo neanche il nome significa prendere coscienza del nostro territorio e delle trasformazioni che su questo ci sono e continueranno ad esserci nel corso degli anni.
Ci riconosciamo attraverso i termini di un'identita' del costruito che spesso non ci rappresenta, non racconta la storia delle nostre citta' e non tiene conto del'ambiente circostante e delle persone che ci abitano.
Conoscere l'architettura delle nostre citta', fermarci a riflettere su quei "contenitori" costruiti a cui spesso passiamo davanti senza degnarli nemmeno di uno sguardo, significa riprenderci la nostra identita' e fare dell'architettura qualcosa che ci rappresenti come esseri umani e come parte di una storia che non ha tempo.
L'architettura dovrebbe parlare dei luoghi e della gente che abita quei luoghi, non essere elemento di rottura che nulla ha in comune con quel genius loci, quello spirito del luogo tanto amato da Servio che nel commento all'Eneide scrisse "nullus locus sine genio"; l'architettura dovrebbe farsi carico di nuovi messaggi, di nuovi significati che rappresentano i cambiamenti della nostra storia, dovrebbe essere un elemento di aggregazione sociale, ma spesso si traduce in vuoti contenitori, spesso abbandonati, che non trasmettono nulla se non tristezza e alienazione.

La rete puo' aiutare molto in questo processo di riacquisizione della nostra architettura, quella stessa architettura capace di far emozionare l'essere umano; questo avviene quotidianamente attraverso una trama smisurata di blog e siti che ci propongono spunti e riflessioni sul fare architettura e sull'ambiente costruito.
Un valido contributo alla conoscenza di questo mondo e di tutte le problematiche ad esso connesso, da quelle piu' semplici come la conoscenza dei materiali e l'uso appropriato che di questi si fa, a tutte le diatribe legate alle ragioni alla base dell'architettura contemporanea fino ad arrivare agli iter normativi e burocratici che sono a supporto del sistema edilizio.

Alcuni siti nascono come progetti didattici, e' il caso del blog curato dalla docente di Architettura Civile del Politecnico di Milano, Raffaella Colombo, che e' curatrice di una sorta di aula virtuale (architettinquieti) dove possono essere condivisi pensieri, sensazioni, aspettative, sogni senza pregiudizi.
Ci sono poi siti che raccontano degli scorci delle nostre citta' e hanno una cifratura piu' a livello urbanistico come citytales, pieno di idee utili e spunti di riflessione.

Ci sono siti che si pongono domande sul significato della nostra architettura come dovelarchitetturaitaliana, con l'ausilio di recensioni di pubblicazioni specializzate e analisi di progetti.

Ci sono piattaforme virtuali che lasciano molto spazio al design come la pagina web www.ymag.it curata dall'architetto e critico Luca Molinari o siti come Edilportale o Edilio che offrono un ampia rassegna di materiali e sistemi costruttivi, oltre che news ed eventi, utili strumenti sia per gli adetti ai lavori che per i semplici appassionati.

Qualunque sia il settore di interesse e la modalita' di comunicazione scelta', credo che sia fortemente importante recuperare il significato profondo del fare architettura e del mestiere dell'architetto che sembra ormai ombrato da una serie di tecnologie che ne fanno un semplice strumento della commercializzazione di massa.

"L'Architettura e' per commuovere" (Le Corbusier)

1 commenti:

Quân Đào ha detto...
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