BROOME STREET TRIPLEX LOFT - SoHo NEW YORK City - USA - PAUL CHA ARCHITECT

Il "Broome Street Triplex Loft" realizzato dall'architetto Paul Chan nel cuore del quartiere SoHo a New York City risponde in maniera straordi nariamente rinnovata a quello che e' il significato archiettonico della parola loft.
Ampi open space industriali dismessi, privi completamente di elementi divisori preesistenti, irrorati di luce dalle numerose e modulari aperture e arricchiti da altezze interne superiori a quelle delle costruzioni ad uso residenziale, diventano campi di lavoro dove poter sperimentare la flessibilita' e l'organicita' delle soluzioni architettoniche.




Il recupero di questi spazi industriali dismessi si inserisce in una logica di valorizzazione delle risorse del territorio, evitandone il consumo e impedendo il progressivo degrado degli immobili esistenti.
Tale procedura di recupero diventa ancor piu' efficace se e' sottesa da una ricerca finalizzata al riutilizzo degli elementi esistenti, integrandoli nella nuova funzione residenziale.



                                         
                              























Ben riuscito l'intervento dell'Architetto Chan, cinese di nascita ma Londinese di adozione, nel ripristino di questo vecchio edificio distribuito su 3 livelli per un complessivo di quasi 930 mq. (10000 sf), ubicato in Broome Street a pochi minuti da Times square e tra Little Italy e ChinaTown.
Attraverso la manipolazione degli spazi, dei volumi e degli elementi divisori, l'architetto riesce ad attribuire ad ogni elemento e quindi ad ogni spazio ad esso connesso, un differente significato.Il quinto e il quarto piano, caratterizzati da murature ben solide e spazi raccolti, definiscono la parte privata di questo TRIPLEX LOFT, quella destinata a trascorrere ore tranquille per rinfrancarsi dalla caoticita' delle attivita' lavorative quotidiane, fornendo un elegante, moderno  e raffinato spazio ad una giovane famiglia.



Il terzo piano diventa invece lo spazio destinato alla social connection, quindi ampi spazi aperti e divisori elggeri e trasparenti, che danno la possibilita' ai singoli ambienti di interagire sempre tra di loro.
Questo meraviglioso gioco di funzioni degli spazi viene tradotto meravigliosamente in termini architetonici da Chan attraverso la manipolazione magistrale dei materiali, un gioco continuo di elementi robusti e opachi che si alternano a  filtri leggeri e trasparenti, uno straordinario intreccio di citazioni proprie della tradizione popolare cinese - il calore del legno di ciliegio e l'uso di scorrevoli leggeri in carta di riso -, dovuto all'influenza della vicina China Town e il modernismo semplice e lineare, bianco e luminoso a significare la presenza della vicina, internazionale, moderna e globale Times Square.



 





1 commenti:

Quân Đào ha detto...
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