NUOVI ARCHIVI NAZIONALI FRANCESI- Massimiliano e Doriana Fuksas STUDIO - Pierrefitte (FRANCE)

Realizzati a Pierrefitte, nella banlieue della capitale francese, i nuovi archivi realizzati da Massimiliano e Doriana Fuksas sono sati fortemente voluti e finanziati da Jacques Chirac e finalmenti hanno aperto i battenti il 21 Gennaio.
L'opera, costata 195 ml. di euro ed estesa su una superficie di 66.000 mq., e' partita nel 2005 con Sarkozy dopo una gara aggiudicata dallo studio Fuksas;nata con lo scopo di rivalutare una periferia con gravi problemi di criminalita' e immigrazione,sara' ufficialmente inaugurata in primavera dal presidente Hollande.
Inoltre quest'area (denominata Saint-Denise) e' stata scelta dal Ministero della Cultura quale sito ideale per dare il via ad un processo di riqualificazione urbana in quanto zona che ha risentito in maniera pesante della deindustrializzazione pur rimanendo ancora sede di importanti attivita' d'impresa come lo stadio di Francia, l'aereoporto Roissy,la Cite' du Cinema di Luc Besson nonche' area che beneficia dell'anello metropolitano del Grand Paris.
Il concept del progetto prende spunto dalla realta' circostante, vista come coesistenza di caos e di ordine, dualita' che si riflette nella filosofia del complesso realizzato.
Un progetto che riunisce leggerezza e matericita', superfici trasparenti e opache,due grandi corpi di fabbrica che si innestano uno sull'altro, uno fortemente ancorato al terreno, svilluppato in verticale e riflettente, l'altro, completamente trasparente, sembra protendersi verso il vuoto, staccandosi da terra e vibrando nell'aria, invuluppato nella sua trama bianca, quasi a voler tener stretti anni ed anni di cultura e memoria.




L'edificio monolitico che e' ubicato nella parte posteriore e' quello destinato agli archivi e alle sale lettura (11 livelli e 220 depositi), infatti tutta la superficie esterna e' rivestita con lastre di alluminio anodizzato brillante ad eccezione dei tagli di luce realizzati di tanto in tanto nella continuita' della facciata che servono a fornire la quantita' necessaria di luce di naturale alle sale lettura; il corpo piu' basso e leggero e' invece destinato ad ospitare le aree di accoglienza come i foyer, la sala conferenza, la sala espositiva,gli uffici e gli atelier pedagogici e quelli di restauro e conservazione.Questa seconda parte della costruzione sembra planare su specchi di acqua, che permettono di creare quella sorta di continuita' del landscape che invita il visitatore a prendere parte della realta' costruita, delle potenzialita' dell'architettura.
L'idea dello studio Fuksas e' quello di proporre un'opera che riflette l'idea dell'architettura non come fatto contemplativo ma come ricerca, come scoperta come invito costante a comprenderne i significati attraverso un viaggio al suo interno da parte del visitatore; viaggio che ne mette in luce il carattere non autocommemorativo ma di simbolo della identita' collettivita'.






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